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Il paesaggio oltre la crisi

Il paesaggio oltre la crisi

Il 31 maggio a Praga, presso l’Istituto Italiano di Cultura (Vltašska 34, Praga 1) è stata aperta al pubblico la mostra di Manuel Bonfanti, intitolata “Il paesaggio oltre la crisi”. L’iniziativa - patrocinata dall’Ambasciata d’Italia, dall’Istituto Italiano di Cultura e dalla onlus Assis - è promossa dall’Italian Business Center di Praga. Il catalogo, edito da Progetto RC, contiene un testo critico di Ivan Quaroni. Attraverso una cinquantina di opere, prevalentemente di medie e grandi...

Kellner: energia e telecomunicazioni / Kellner: energy and telecommunications

Kellner: energia e telecomunicazioni /  Kellner: energy and telecommunications

Incassati i soldi dal Leone di Trieste, lo yeti del business ceco punta a nuove prede

 La recente operazione con la quale le Generali hanno comprato dal miliardario ceco il rimanente 49% di Generali Ppf Holding (la joint venture creata cinque anni fa), per una cifra pari a 2,6 miliardi di euro, crea curiosità su come il Paperon de Paperoni della Repubblica Ceca utilizzerà questi soldi, anche perché la sua fame di nuovi investimenti sembra tutt’altro che placata.  
Grandi novità sono previste, per esempio, nel settore energetico. Non solo in quello ceco, ma dell’intero Centro Europa, perché ormai da tempo, i confini nazionali cechi per Kellner sono troppo stretti. Lo Yeti del business ceco, come viene chiamato per la sua riservatezza, ha già cominciato a mettere le mani - con il solito atteggiamento vorace - su asset importanti, grazie alla sua partecipazione in Energetický a průmyslový holding (Eph, holding energetica e industriale, di cui possiede il 44,5%, la quota di maggioranza). 
Eph ha appena acquistato il 49% e il controllo manageriale dell’utility slovacca del gas Slovenský plynárenský priemysel (Spp, il cui 51% rimane di proprietà dello Stato slovacco). A vendergli la partecipazione sono state la tedesca E.On Ruhrgas e la francese Gdf Suez, grazie a una contropartita di 2,5 miliardi di euro (maggior investimento mai realizzato da una azienda ceca fuori dai confini nazionali).
Kellner condivide la proprietà di Eph con il J&T – altro gruppo di investimenti molto attivo, operante sia in Repubblica ceca che in Slovacchia, titolare del 37% di Eph - e con l’uomo d’affari ceco Daniel Křetínský (18,5%).
Degli ultimi tempi è anche la notizia che Eph ha intenzione di prendere parte all’acquisto della Net4Gas, la compagnia che gestisce il gasdotto in Repubblica ceca.  Un obiettivo confermato anche da Tomas Malatinsky, ministro slovacco della Economia. Net4Gas appartiene attualmente alla tedesca Rwe, che vorrebbe ottenere da questa cessione una cifra di almeno 35 miliardi di corone ceche, circa 1,4 miliardi di euro.
Di recente è stato anche ipotizzato, in modo particolare sulla stampa slovacca, di un interesse di Eph per acquisire il controllo della Stredoslovenská energetika (Sse), una delle maggiori compagnie slovacche nel settore della distribuzione della elettricità. Nessun commento da parte di Eph, ma secondo quanto trapelato, a vendergli la quota del 49% di Sse potrebbe essere la Electricité de France (EdF), che detiene anche il controllo manageriale della stessa compagnia di distribuzione.  
A Eph fa capo inoltre il 100% di EP Energy, un gruppo con quasi cinquemila dipendenti, specializzato in investimenti nel settore energetico e proprietario di una serie di impianti di produzione, con un utile  nei primi nove mesi del 2012 di 8,6 miliardi di corone (quasi 350 milioni di euro) tre volte maggiore rispetto allo stesso periodo del 2011. La società, proprietaria anche del 50% di una miniera di lignite in Germania (la Mibrag), nel corso di quest’anno punta a comprare un’importante centrale termoelettrica in Repubblica ceca dalla Čez, probabilmente Chvaletice, e si parla anche, come ulteriore obiettivo, della possibile realizzazione di un impianto di produzione in Germania.
Da sottolineare inoltre che Ep Energy appena lo scorso ottobre ha ottenuto un prestito sindacato di valore pari a un miliardo di euro, circa 25 miliardi di corone, da un pool di 11 banche, coordinate da UniCredit Bank e fra le quali troviamo anche Česká spořitelna, Čsob, Komerční banka nonché la sussidiaria ceca di Ing. Si è trattato del prestito di valore più elevato mai concesso a una società ceca.
Anche queste sono risorse che con ogni probabilità andranno ad alimentare le ambizioni di Petr Kellner di controllare una compagnia in grado di far concorrenza alla Čez, il colosso nazionale ceco della energia.   
Altro settore nel quale potrebbe concentrarsi il business futuro di Petr Kellner è quello delle telecomunicazioni. Non casualmente da qualche tempo si vocifera di un possibile interesse del Ppf per Telefónica CR. Nel caso la capogruppo spagnola decidesse di disfarsi della sussidiaria ceca, Kellner sarebbe in agguato e, a quanto risulta, i primi contatti sarebbero già iniziati. 


After cashing in money from the Trieste Lion company, the Czech business Yeti is aiming at new preys

The recent operation by means of which the Generali bought - from the Czech billionaire -  the remaining 49% of Generali PPF Holding (the joint venture created five years ago), amounting to 2.6 billion euro, has raised  a certain amount of curiosity as to how the Scrooge Mc Duck of the Czech Republic will use this money, in view also of the fact that  his craving for new investments is far from being appeased.
Great news is expected, for example, in the energy sector, not only in the Czech Republic, but also across Central Europe, because for some time now, Czech national boundaries have become too tight for Mr Kellner. The Czech business Yeti, as he is often called for his extreme reservedness, has already started putting his hands - with his usual voracious approach - onto important assets, thanks to his stake in the Energetický a průmyslový holding (Eph, energy and industrial holding, of which he holds 44.5%, the majority stake).
Eph has just acquired 49% and the management control of the of Slovak gas utility Slovenský plynárenský priemysel (Spp, with 51% belonging to the Slovak State). Selling him the shares was the Germanan company E.On Ruhrgas and the French GDF Suez, thanks to a compensation of € 2.5 billion (the largest investment ever made by a Czech company outside the Country).
Kellner shares the property of Eph with J & T - another very active investments group, which operates both in the Czech Republic and in Slovakia, owner of 37% of Eph - and with the Czech businessman Daniel Křetínský (18.5%). Quite recent is the news that Eph is going to participate in a bid  to buy Net4Gas, the company that runs the gas pipelines in the Czech Republic. An objective that has also been confirmed by Tomas Malatinsky, the Slovak  Minister. Net4Gas now belongs to the German group RWE, which would like to gain at least 35 billion Czech crowns from the deal, about 1.4 billion euro.
It has been hypothezised recently, especially in the Slovak press, that Eph is interested in gaining control of (SSE) Stredoslovenská energetika, one of the leading Slovak companies in the distribution of electricity. No comments on the part of Eph, but according to leaked information, to sell them a 49% stake of Sse, could be (EdF) Electricité de France, that also has the management control of the same distribution company.
 Furthermore, Eph is  100% controlled by EP Energy, a group with nearly five thousand employees, specialized energy sector investments and owner of a number of production facilities, with profits  (in the first nine months of 2012) amounting to 8.6 billion crowns (almost € 350 million), three times higher than in the same period in 2011. The company, which also owns 50% of a lignite mine in Germany (Mibrag), aims this year to buy a major power plant in the Czech Republic from  Čez, probably Chvaletice, and there is talk also of an additional objective:  the possible construction of a manufacturing facility in Germany.
It should also be noted that just last October, Ep Energy obtained a syndicated loan amounting to one billion euro, about 25 billion crowns from a pool of 11 banks - coordinated by UniCredit Bank, among which there is  also Česká spořitelna, Čsob, Komercni banka and the Czech subsidiary of Ing. It is the highest loan that has ever been granted to a Czech company.
Even these resources are likely to be used to nourish Petr Kellner's ambition to control a company that is able to compete with Čez, the giant Czech national energy company.
Another future business area, which Petr Kellner could concentrate on, is the telecommunications  sector. It is no accident that for some time now there have been rumors of a possible interest on the part of  PPF for CR Telefónica. If the Spanish parent company should decide to sell the Czech subsidiary, Kellner is surely ready - and as far as we know - preliminary contacts have already taken place.